Oltre il Colosseo: il nostro Giubileo
Roma non è mai solo una gita. Per noi delle classi quarte del Liceo Banzi questo weekend nella Capitale ha assunto i contorni di un’esperienza che è andata ben oltre il semplice turismo scolastico. Siamo partiti all’alba di sabato 20 dicembre, con il ronzio del motore del pullman a fare da sottofondo ed ancora la forma del cuscino sul viso, diretti verso la città dell’anno giubilare.
Sabato: l'incanto del centro storico
Appena scesi dal pullman, la Città Eterna ci ha accolti con il suo solito caos affascinante e la bellezza stordente dei suoi marmi. Abbiamo dedicato l'intera giornata di sabato ad esplorare i vicoli del centro. Dalla maestosità del Pantheon alla scenografica Fontana di Trevi (dove il rito della monetina è stato d’obbligo), abbiamo camminato per chilometri, scoprendo che ogni angolo di Roma trasuda una storia che i nostri libri di testo faticano a raccontare. Abbiamo avuto la conferma che la magia di Roma è ineguagliabile. La serata si è conclusa tra le luci di Piazza Navona, la maestosità del Colosseo e la vitalità di Trastevere. Subito dopo siamo ritornati in hotel, stremati dalla giornata, ma euforici per quello che ci avrebbe atteso il giorno dopo.
Domenica: un connubio di arte e fede
La domenica è stata la giornata più intensa, quella che porteremo nel cuore per i dettagli quasi "esclusivi" che abbiamo vissuto. Siamo arrivati di mattina presto in Piazza San Pietro ed è stata un’emozione impagabile; vederla quasi sgombra, con il cielo ancora dorato ci ha donato pace interiore. Subito dopo ci è stato permesso di visitarla dall’interno; attraversando la Porta Santa, abbiamo ammirato la maestosità della struttura, dei dipinti e delle sculture, che fino a pochi giorni fa ci era stato concesso solo di osservare sui libri. Inoltre, grazie alla presenza del nostro professore, che è anche sacerdote, abbiamo avuto il privilegio raro di accedere a una cappella privata solitamente chiusa al grande pubblico: la Cappella del Pellegrino. Entrare in quel luogo è stato come attraversare un portale temporale. Circondati da affreschi risalenti al 750 d.C., abbiamo respirato l'aria dell'Alto Medioevo. In quel silenzio quasi irreale, il professore Alessandro Saponaro ha celebrato la Messa per noi: vedere i colori vividi di pitture antiche di milleduecento anni mentre ascoltavamo le sue parole ha reso il momento profondo e solenne, lontano anni luce dal rumore dei turisti fuori dalle mura. È stato un momento intenso, anche grazie al fatto che il professore ci ha gentilmente omaggiato della benedizione dei souvenir acquistati all’interno della Basilica di San Pietro.
Dalla preghiera alla piazza: l'incontro con il Papa
Subito dopo la celebrazione, ci siamo spostati verso una Piazza San Pietro gremita di bandiere e pellegrini provenienti da tutto il mondo. L'attesa in fila per assistere all’Angelus è volata via tra i commenti su ciò che avevamo appena vissuto durante la messa. Quando il Papa si è affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico, l'energia della piazza è diventata tangibile. È stato il momento più bello del nostro Giubileo: un messaggio di speranza condiviso con migliaia di persone, ma sentito come rivolto a ciascuno di noi. Per di più, il professore Saponaro ci ha fatto una meravigliosa sorpresa: è riuscito a far ringraziare al Papa gli studenti, insieme ai docenti, della nostra scuola.
Aurora Quarta 4G


