Convegno sulla “Giustizia Riparativa”

Lunedì 3 novembre 2025 presso il nostro Istituto, in continuità con i Laboratori sulla Legalità e della Cittadinanza Attiva, si è tenuto un incontro  sul tema “Giustizia Riparativa” che integra ed arricchisce la giustizia ordinaria.
Tale nuova prospettiva, in fase di consolidamento nell’ordinamento giuridico, amplia la visione di reato, assimilandolo non solo ad una mera violazione della legge, bensì ad una lesione nei rapporti interpersonali e nelle interazioni fra i diversi soggetti.

L’incontro ha visto la partecipazione del dott. Mario Trifiletti, Dirigente degli Uffici Scolastici della Provincia di Lecce,  del Dott. Giuseppe De Nozza, Sostituto Procuratore presso il tribunale di Brindisi e Presidente della Sezione ANM di Lecce,  e della nostra Dirigente Prof.ssa Antonella Manca.
A tale iniziativa hanno preso parte, altresì, gli studenti dell’ Istituto Tecnico ed Economico Grazia Deledda di Lecce e dell’ Istituto di Istruzione Superiore "Rita Levi Montalcini" di Casarano, col primario fine di promuovere la sensibilità dei giovani alunni in merito alla tematiche della legalità .
Durante l’intenso dibattito tenutosi con i ragazzi convenuti ci si è soffermati nell’analizzare, inoltre,   tematiche riguardanti   la  giustizia minorile,  la detenzione e la violenza  di genere.
In tale prospettiva, la c.d. “Giustizia Riparativa”  non viene vista quale antitesi della giustizia ordinaria, ma rappresenta una differente prospettiva di disamina del più ampio concetto di “reato”, incentrata sul danno cagionato alle persone (vittime, autore del reato e comunità) dalla condotta altrui e sulle metodologie di risoluzione e/o mitigazione del medesimo pregiudizio.
Nel proprio intervento, il dott. De Nozza  ha più volte sottolineato che il primario fine della Giustizia Riparativa introdotta, peraltro, con la Riforma Cartabia del 2022,  è la risoluzione stragiudiziale delle conseguenze lesive del reato, incentivando il dialogo, la mediazione, la prospettiva di riconciliazione.
La partecipazione ai programmi riparativi è sempre libera, consapevole e volontaria da entrambe le parti e prevede un coinvolgimento diretto e attivo della vittima e dell’autore del reato.
Altro momento per il consolidamento del concetto di giustizia riparativa è stato il famoso incontro tra Agnese Moro (figlia di Aldo Moro) e Adriana Faranda (ex brigatista coinvolta nel rapimento); gli incontri, iniziati dopo  ben 31 anni dalla morte di Aldo Moro, sono stati descritti come momenti intensi ed emotivamente significativi, volti a creare un dialogo basato sul perdono e sulla comprensione reciproca.

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